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Dare slancio ai vini del territorio: parte una campagna di promozione delle bottiglie emiliano romagnole

Zinzani (Enoteca regionale): dobbiamo puntare su un ‘vino simbolo’ che faccia da traino alle nostre Denominazioni

Claudio Ferri

IMOLA – Più promozione per i vini del territorio regionale. Anche se il mercato delle del vino è ripartito, il presidente  dell’Enoteca Regionale, Giordano Zinzani, sostiene  che sia necessario far conoscere ulteriormente  la molteplicità di proposte che l’Emilia Romagna esprime. “Sul piano commerciale non possiamo lamentarci – osserva Zinzani – ma dobbiamo promuovere meglio, al di fuori del nostro territorio, le nostre etichette. L’impegno per i prossimi anni dell’enoteca è consolidare la nostra identità come Emilia Romagna che, nonostante 21 vini Doc, 2 Docg e 9 Igt – quindi una regione con una offerta molto vasta – trova ancora difficoltà a far emergere le potenzialità. Se altre regioni hanno vini che trainano e raccontano un territorio – precisa Zinzani – ancora non abbiamo un ‘vino simbolo’ come ha, ad esempio, il Veneto con il prosecco o la Toscana con il Brunello”.
Insomma, dice il presidente dell’enoteca, è vero che possiamo contare su un vino diffuso come il Lambrusco, ad esempio, ma è conosciuto come vitigno e spesso questo rosso frizzante, nonostante l’alta qualità, non viene percepito come tale. Per dare una spinta propulsiva alla ripartenza, Enoteca Regionale – che riunisce oltre 200 aziende da Rimini a Piacenza, dalle piccole aziende di collina alle cooperative vinicole leader a livello nazionale e internazionale – può adesso contare su un importante finanziamento erogato dall’Unione europea, pari a 1,8 milioni di euro, grazie al progetto ‘Cibo e Vini sostenibili dei Paesi europei del Mediterraneo’.

Dopo quindi il periodo di fermo di alcune iniziative – dice ancora Zinzani – ora assieme ai Consorzi di Tutela dei vini a denominazione di origine della nostra regione, inizieremo  alcune attività di comunicazione e promozione e ad eventi fieristici come Wine Paris & Vinexpo Paris, ProWein a Düsseldorf e Vinitaly a Verona. In questi appuntamenti abbiamo già numerose adesioni”.

La Germania e Svezia sono due nazioni su cui punta in modo particolare l’Enoteca. Sul comparto, tuttavia, pesano i costi produttivi. “Se facciamo un esame della ‘scheda costo’ della bottiglia è aumentato tutto, dal vetro al cartone per le confezioni, le etichette, i tappi e tutto ciò che serve per ‘vestire’ la bottiglia. Poi– conclude Zinzani – ci sono le spese di trasporto che penalizzano enormemente le imprese che esportano”.

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