rubrica settimanale di agricoltura,
ambiente ed economia.

rubrica settimanale di agricoltura,
ambiente ed economia.

Terre Cevico si consolida da consorzio a cooperativa di primo grado ed il nuovo presidente è Franco Donati

terre cevico

Un progetto che coniuga l’identità del grande sistema impresa con la scelta strategica di acquisire internamente l’intera filiera del vino, dalla vigna alla bottiglia, riportando al centro il ruolo del socio viticoltore

LUGO (Ravenna) – Il 2 gennaio il consiglio di amministrazione di Terre Cevico, come da indicazioni dell’assemblea dei soci, ha nominato alla presidenza Franco Donati. Il gruppo cooperativo romagnolo con sede a Lugo dal 1 luglio 2024 ha, infatti,  ufficialmente formalizzato il cambio di assetto statutario e organizzativo trasformandosi da consorzio a cooperativa di primo grado attraverso l’incorporazione di Le Romagnole, Romagnole Due, Winex, Due Tigli, Enoica e Rocche Malatestiane.

Il nuovo Cda, oltre a Franco Donati, è composto da Alberto Asioli, Emanuele Babini, Lino Bacchilega, Flavio Cattani, Fabio Foschi, Marco Lanzoni, Marco Nannetti, Gianni Raffoni, Valter Raspanti, Daniela Ravaglia, Gregorio Vecchi. Lino Bacchilega è stato nominato vicepresidente mentre è confermata la direzione generale a Paolo Galassi e la direzione amministrativa e finanziaria a Linda Faggioli.

“Sette aziende – spiega Marco Nannetti, confermato consigliere del nuovo Cda -, che hanno condiviso la semplificazione del proprio schema di gruppo ad un’unica cooperativa di primo grado, ad una unica assemblea dei soci, ad unico consiglio di amministrazione. Una filiera vitivinicola completa, compatta, coordinata e con il ruolo del socio produttore ulteriormente protagonista. Sono orgoglioso di aver stimolato e contribuito in questi sei anni a traguardare questo risultato e assieme a Franco Donati e tutto il nuovo cda lavoreremo con responsabilità per garantire ai nostri soci remunerazioni sempre competitive con il mercato”.

Un progetto, spiegano dal gruppo, cui si lavora da oltre due anni che coniuga l’identità del grande sistema impresa con la scelta strategica di acquisire internamente l’intera filiera del vino, dalla vigna alla bottiglia, riportando al centro il ruolo del socio viticoltore. Si è pensato ad un piano industriale e ad un sistema di controllo ed efficientamento dell’intera filiera vitivinicola di produzione dei vini, proseguendo poi con investimenti tecnologici, innovazione, elevato standard qualitativo dei prodotti in un’ottica di miglioramento continuo rispetto ad un mercato in continua evoluzione. Un cambiamento storico che verte sui cardini dei principi cooperativi e sul tema di una sostenibilità autentica e che va interpretato non solo come obiettivo doveroso, ma come una grande opportunità.

Franco Donati, classe 1963, è stato presidente della coop. Le Romagnole dal 2020 e dei suoi 1037 soci distribuiti nell’areale ravennate. Vicepresidente di Terre Cevico dallo stesso anno e viticoltore di professione, con una tradizione familiare di lunga data a Bagnacavallo (RA). Da neo presidente del gruppo evidenzia chePer Le Romagnole è un passo importante e storico che vede nell’integrazione della cooperativa con il proprio consorzio il rilancio del ruolo dei soci direttamente verso quegli aspetti che determinano il successo sul mercato. Il socio viticoltore davvero protagonista del cambiamento e di cui vuole essere parte attiva. In scenari mondiali in continua e repentina trasformazione è importante governare il cambiamento e possibilmente non subirlo. Assumo la presidenza di un’impresa cooperativa leader in Italia e nel mondo e credo che il nuovo cda dovrà affrontare, fin da subito, un intenso lavoro molto improntato alla tutela del reddito dei soci ed alla valorizzazione dei nostri due principali vitigni come trebbiano e sangiovese”.

Pubbliredazionali

Articoli correlati