Da oltre sette anni periodicamente si discute sull’argomento ‘sicurezza delle macchine’ senza arrivare ad una chiara definizione
– Dalla redazione
I termini fissati sono stati ampiamente superati e anche la prima nuova scadenza è trascorsa senza che il Decreto ministeriale attuativo sia stato emanato.
Evidentemente ci sono problemi e diverse valutazioni sui contenuti se il Dm in questione è da anni fermo e ancora non si conosce l’epilogo.
La gravità e l’alto numero degli incidenti provocati da un uso scorretto delle macchine agricole, dovrebbe indurre tutti a una attenta riflessione per individuare le giuste e corrette soluzioni.
È indubbio che la gran parte delle trattrici agricole non transita sulla viabilità pubblica e conseguentemente, a nostro giudizio, non si può imporre a tutte le trattrici un obbligo di revisione che, oltre ad essere costoso, comporta che tutte le macchine debbano essere adeguate per la circolazione stradale sapendo bene che la maggior parte di queste che operano esclusivamente in campagna sono soggette a ripetute rotture alla fanaleria, solo per fare un esempio, che in campagna non serve ma che, qualora dovessero essere sottoposte a revisione dovrebbe essere ripetutamente (e inutilmente) mantenuta.
Occorre distinguere i due temi, diversi tra loro: una cosa è la necessaria e doverosa sicurezza stradale e altra cosa è l’altrettanto indispensabile, e doverosa, sicurezza sul lavoro.
Sommare le due questioni e delegare ai soggetti che effettuano la revisione il controllo di entrambe queste due esigenze determinerebbe solo confusione e inutili costi che l’agricoltura non può sostenere.
A prescindere dalle difficoltà tecniche e logistiche l’annunciato nuovo Decreto deve, a parere della Cia, tenere ben distinte le problematiche.
I trattori che circolano sulle pubbliche strade devono rispettare le norme e le condizioni previste dal Codice della strada, tutte le macchine devono rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro previste dal D. Lgs .n. 81/2008 e relativi Decreti attuativi.
Semplificare il tutto e delegare ad altri il rispetto di questa importante norma, ribadiamo, crea solo confusione e danni.
